destionegiorno
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Ho iniziato a scrivere piccoli pensieri quasi per caso. Non riuscendo più a dipingere cominciai a scarabocchiare fogli fino a far uscire frasi. Estremamente diretta in tutto ciò che faccio,compreso scrivere. purtroppo non sono per niente poetica...,ma scrivo lo stesso... Mi serve molto ... (continua)
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Impressione che assale
vuota, fredda, spenta
cose non dette
non viste
non torneranno più.
Grandi mani,
sorrisi e sguardi
che con il tempo ancora percorrono
i pensieri degli insegnamenti.
Così fiero e altissimo,
difficile da... leggi...
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Racconterò
quell'ultimo sorriso di bambina
racchiuso in quel respiro
tra giochi d'ombre
riflessi su vetri di carezze
quell'ultimo sospiro
di rara dolcezza
amore innato
mai dimenticato
di suoni colorati
persi nell'oblio
su fili di... leggi...
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Mi vesto
di lacrime del grano dorato
che melodico incanta
trasportando lontano
ballando sull'orlo di ombre
di... leggi...
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Toglierò i sorrisi
ad uno ad uno
abbasserò
lo sguardo di paure
coprendomi di neve
fino in fondo al cuore
lascerò volare tutti i sogni
mentirò sul mio dolore
coprirò di cenere il mio viso
per non... leggi...
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Delirio di inganno rosato,
sapor di salmastro
sulle labbra carnose.
Amaro risveglio
dietro lo sguardo
di menzogne,
con ricami di miele
che forman catene.
Non sussulta la mente,
idee imbevute come spugne
nutrite di allodole
conficcate
con... leggi...
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Dono a te i miei scritti,
che mai leggerai.
A te
che mai ti ho avuto,
ti regalo abbracci,
racconto favole.
Di me
che madre non sono,
ma spesso mi ci vesto.
Dono pensieri,
solitudini,
in quell'angolo di me nascosto
dono tutto... leggi...
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Travolgimi di te,
dei tuoi leggeri canti.
Vestimi dei tuoi sospiri,
carezzami con gli sguardi.
Scaldami con... leggi...
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Madre, amante,
Serva, amica.
Ogni giorno un ruolo diverso
o tutti assieme.
Un sorriso velato,
un grido strozzato,
a te che ti trasformi
in mostro a momenti,
così senza sapere
così senza capire.
Forse una colpa,
o forse no.
E il... leggi...
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Lunghe trecce nere,
sotto un piccolo cappello.
Gonne colorate,
con un grembiule sopra.
Pelle color cannella
occhi vispi e neri.
Quechua la tua lingua
della tua madre terra,
mai rinunci,
mai ti fermi.
La forza della montagna
nel tuo corpo,
la... leggi...
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Ti guardo ma non dipingo,
rimani vuota, bianca,
con me davanti che ti guardo.
Guardo i colori con il pennello in mano,
ma non un tocco.
Non inizio un racconto,
non metto sopra di te i sentimenti oramai da troppo tempo.
Rimani lì sul... leggi...
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Manola Gini
Le sue 51 poesie in Introspezione
| Mi intingo,
nell'odore,
stillando da quel che è stato.
Non mi asciugo.
Lascio cadere il bordo
rotondo,
che non contiene né circonda.
Prende il volo,
assorto ma non troppo
in quello spazio che non c'è.
Mi lascio
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| Bimba che apre un dono
accolto con trepidazione.
Non ricorda,
come vela al vento.
Nascono come figlie
nuovi scritti.
Sensazioni abbracciate nelle mani,
facendo collana di giorni.
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| Vestita,
di carta velina,
linee sottili
tra le trasparenze delle pieghe.
Coperto il volto,
imbastite sull'orlo
scritte nere e rigide.
Scalza,
sulla pelle candida
non c'è un segno.
Coperta di cera liquida
non si può
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| Dedicato
ogni angolo,
ogni lembo di pelle.
Sempre cercato,
a gran voce chiamato.
Vestito di rosso,
lasciato poi lì
non viene dimenticato.
Lacerato,
impolverato di tristezza
lacrima amaro,
In bianco e nero guardato.
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| Si insinua,
bastardo nella mente.
Vaga strisciando,
mordendo l'anima.
Nè forma,
né colore.
Un fiume di parole,
non dette,
non sentite.
Stretto,
soffoca il pensiero,
costruendo mura di cemento.
Senza ascoltare,
senza guardare
al
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| Sceso il sipario,
spettacolo finito,
battute già sentite,
mal recitate.
Addolcita la pillola,
convinti di ciò.
Tra le vene non funziona,
non si toglie,
non si persuade.
Dite di nuovo la battuta,
più convincente.
Non
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| Increspata onda,
non porta a riva.
Calma la sera,
si placa il trasporto,
al largo
di quel mare in tempesta.
Si spiegan le vele,
contro corrente
verso quel vortice di figure
sbiadite,
continuando in quel mare scuro.
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| Vuoto quel pensiero,
non va via.
Mi perdo,
nel non sapere,
comprendere,
senza trovar la strada.
Non si conosce la fine,
non è scritta.
Cerco la spiegazione
che non c'è,
chiamando
senza le parole,
quella risposta
che non
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| Debole,
quella carne scivola,
su quel sasso lucido.
Stesa,
rivolta verso l'alto.
Aspetta,
non varca quel confine.
Inafferrabile
emozione nel tempo.
Rimane matta
cercando l'uscita,
mentre brilla al sole.
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| Taccio,
fasciata nel silenzio,
quel chiodo
conficcato nella mente.
Persistente,
il pensiero scolpisce,
un'immagine
che non appartiene,
ma è mia.
Sfugge
l'odore,
galoppando l'idea.
Ricevendo
ciò che non
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| Si confondono
quei passi,
mentre si consumano
le suole,
manca il respiro.
Non c'è frase che disseti.
Trasportata
da quell'onda anomala,
galleggiando,
ne avanti ne indietro,
intravedo la riva di sassi.
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| Scorri veloce,
verso argini che non contengono.
Trascinando via
tesori incolmabili.
Non ti accorgi
di chi ti cavalca con coraggio,
sfidando vortici che abissano.
Dietro le spalle ciò che è stato
non tornerà.
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| Ciò che resta di quel puzzle
sopra il tavolo.
Color rubino,
splende di luce propria.
Non compreso,
lasciato stare,
attende
di esser completato.
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| Inondante,
folle la tua corsa.
Spaventato affanni,
mentendo,
pensando sia più facile.
La luce non mente,
chiara e calda travolge.
Abbottonato il cappotto
fino al collo,
pare normale su quella strada senza incroci.
Sotto quel cielo
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| Si fa tenebra,
ma ancora è giorno,
Cala nell'oblio.
Mi faccio scialle,
proteggendo quel che sento ancora.
Alimentando la fiammella
che rimane accesa,
ma non scalda.
Osservando ciò che vedo,
caduta la corteccia,
si fa paura.
Non
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